Quando le attenzioni sono poche
Prova pulsante
Fra le fatiche dello smart working, vestiti da piegare, telefonate con la famiglia, Federica comincia a perdere il contatto con aspetti della vita di suo figlio…
La ‘prova pulsante’ l’aiuterà a prenderne coscienza.
Parola all’esperto:
Paolo Grampa
Paolo Grampa, Psicologo e psicoterapeuta socio di Associazione Alice Onlus porta la nostra attenzione sul fenomeno della discuria, spiegandoci il significato di questo termine e i diversi fattori di rischio e le cause di questa patologia. L’esperto ci dà anche delle indicazioni sui servizi e gli operatori ai quali rivolgersi in caso di necessità.
Parola all’esperto:
Marina Zanotta
In questo video Marina Zanotta, Psicologa e psicoterapeuta, esperta di età evolutiva e di genitorialità, responsabile dell’area materno infantile di Associazione Alice Onlus spiega come le difficoltà della vita quotidiana e i periodi di stress che si incontrano nell’arco della vita possono deviare le attenzioni e rendere i genitori meno capaci di leggere e concentrarsi sulle esigenze dei più piccoli. È difficile tenere il passo con la crescita del bambino e si rischiano di avere atteggiamenti che non coincidono con il periodo evolutivo e relazioni che non funzionano bene. Scopriamo in questo video quali sono i consigli per i genitori.
Approfondiamo
I dubbi dei genitori
“Sono preoccupata per la salute di mio padre, sono arrivata in ritardo a prendere mio figlio a scuola e ho dimenticato l’appuntamento con il pediatra. Come posso ricordare tutti gli impegni in questo momento di così grande fatica?”
“Quando rientriamo dal nido do a mio figlio il tablet per giocare mentre riordino la casa e preparo la cena. Quando è ora di andare a tavola lui piange e fa i capricci perché vuole continuare a giocare. Come faccio a farlo smettere?”.
“Il pediatra mi ha detto per l’ennesima volta che la mia bambina di cinque anni è in sovrappeso. Come posso impedirle di bere bibite e di mangiare le merendine che sono i suoi alimenti preferiti?”
“L’insegnante si lamenta perché accompagno mio figlio a scuola sempre in ritardo, ma lui è stanco perché la sera vuole sempre vedere la TV fino a tardi insieme a noi. Come faccio a farlo alzare in tempo per arrivare puntuale a scuola?”.
Riflessioni sul tema
Talvolta le famiglie attraversano difficoltà contingenti legate ad eventi stressanti ed i genitori, distratti o concentrati su vicissitudini personali, non riescono a prestare la necessaria attenzione alle esigenze dei loro figli.
Spesso il genitore ha solo bisogno di un dialogo con l’educatore o l’insegnante per essere aiutato a riattivare uno sguardo consapevole e partecipe al percorso di cura del proprio bambino. Anche il confronto con altri genitori nel contesto di gruppi è di grande aiuto per il genitore che si trova in una condizione di temporanea difficoltà.
Suggerimenti
Si possono adottare alcuni accorgimenti per affrontare la difficoltà a comprendere le esigenze del proprio figlio attivando uno scambio che interrompa la condizione di solitudine:
- Segnalare l’emergere di difficoltàpersonali o familiari a persone qualificate in modo da attivare percorsi o strumenti di sostegno di tipo educativo o socio-economico o psicologico.
- Confrontarsi con altri genitori per avviare un dialogo e uno scambio sugli stili educativi.
- Chiedere il supporto delle altre figure educative(educatori, insegnanti, baby-sitter, nonni…) e delle istituzioni pedagogiche come il nido o la scuola materna.
- Chiedere colloqui con professionisti (pedagogisti, psicologi, pediatri) nel caso in cui non ci si percepisca in grado di farcela da soli.