Emergenze

Le emergenze e le conseguenti situazioni di crisi rappresentano un fattore di stress psicologico che mettono l’individuo e la comunità in uno stato di vulnerabilità.

L’emergenza è un’improvvisa difficoltà, una circostanza imprevista, che richiede di attivare risorse psicologiche ed emotive.

Nell’emergenza salta la routine. L’emergenza può essere improvvisa, inattesa, violenta. Nell’emergenza si perdono i “riti di passaggio” ciò a cui si è abituati e “le regole”.

Approfondiamo

I dubbi dei genitori

“Mio figlio ultimamente ha ricominciato a svegliarsi di notte dopo aver fatto brutti sogni. A volte mi chiede se arriverà anche da noi la guerra e se dovremo scappare come il suo compagno ucraino arrivato nella sua classe”.

Riflessioni sul tema

Per emergenze si possono intendere sia eventi di grande dimensione collettiva, che coinvolgono direttamente un’ampia parte della popolazione, sia situazioni più circoscritte ma ugualmente traumatiche (incidenti stradali o sul lavoro, aggressioni, maltrattamenti).

Quando si verifica un evento critico, le persone possono sentirsi vulnerabili ed impotenti poiché sperimentano di non avere il controllo su quanto è accaduto e accadrà.

L’impatto psicologico di un evento emergenziale può colpire tutti gli individui, senza differenze di età, sesso o condizione sociale, ma sicuramente i bambini risultano essere più vulnerabili alle conseguenze post traumatiche. In particolare, i genitori e chi si prende cura dei bambini sentono ancora più forte il bisogno di trovare delle strategie o degli strumenti per comprendere ciò che sta accadendo e per parlarne nel modo giusto con i più piccoli.

Per questo è importante indirizzare il supporto principalmente ai genitori, ai caregiver ed agli educatori al fine di metterli nella condizione di gestire al meglio le possibili reazioni emotive dei bambini (paure improvvise, ansie, incubi notturni, disegni particolarmente rappresentativi, domande o silenzi). Gli adulti di riferimento, pur essendo i primi a subire gli effetti psicologici, fisici e materiali degli eventi emergenziali, si trovano infatti a dover attivare maggiori risorse personali. Fondamentale è quindi l’attivazione di misure di supporto della continuità della funzione educativa, nella logica della protezione dei bambini, tenendo conto anche di aspetti trasversali come la disabilità o aspetti etnici per una maggiore tutela dei gruppi a maggiore rischio.

Suggerimenti

In questi casi è importante:

  • Mantenere il canale comunicativo permettendo ai bambini di esprimere, attraverso le parole ma anche il disegno ed il gioco, le proprie emozioni.
  • Attivare interventi di protezione dei bambini con un focus sull’ambito educativo e psicologico che li aiutino a ristabilire il normale percorso di sviluppo evolutivo, ad elaborare e ridurre livelli dannosi di stress legati agli eventi, apprendere strategie comuni per affrontare le difficoltà.
  • Mantenere il presidio dei Servizi Educativi che, garantendo la continuità educativa, riducono al minimo l’interruzione delle routine quotidiane contribuendo così al rafforzamento della resilienza ed il rapido ritorno alla normalità.
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