Vediamo insieme perché gli esperti di UNICEF e OMS considerano l’allattamento al seno nei primi mesi di vita la forma di nutrizione ideale per i più piccoli!

Il latte materno è un alimento pressoché perfetto per le esigenze nutrizionali del neonato, inoltre si trasforma nel tempo coerentemente con l’evolversi dei bisogni del piccolo durante la crescita e contiene i nutrienti necessari a favorirne lo sviluppo fisico, sensoriale e cognitivo.

Protegge il bambino da infezioni e malattie croniche grazie agli anticorpi presenti, infatti nei primissimi momenti di vita il contatto pelle a pelle che avviene durante l’allattamento rafforza il sistema immunitario del neonato e ne prevenirne l’ipotermia.

Ma i vantaggi di allattare il tuo bambino al seno vanno ben oltre quelli legati alla sua salute!

Solo per citarne alcuni, l’allattamento al seno:

  • Ha un impatto positivo sulla salute della mamma, riducendo il rischio di sviluppare tumori.
  • E’ gratuito.
  • Riduce il peso sui sistemi sanitari.
  • Rafforza la relazione tra mamma e neonato.

Proprio per questo UNICEF e OMS raccomandano di allattare il bambino al seno per i primi 6 mesi di vita, a partire dalla prima ora dalla nascita.

Esistono numerose iniziative supportate dal Ministero della Salute, per promuovere l’allattamento al seno e informare sui benefici del latte materno, facilitando anche le mamme in movimento, come per esempio l’istituzione dei Baby Pit Stop (attualmente circa 900 in Italia); spazi dedicati, all’interno di bar, centri commerciali, farmacie, supermercati e altri luoghi pubblici, attrezzati con poltroncine, fasciatoi e giocattoli, in cui ogni mamma può fermarsi per cambiare e allattare il suo piccolo sentendosi protetta e non giudicata.

Allattamento al seno: una scelta libera

Seppur caldamente consigliato, l’allattamento al seno non è un obbligo e se, per qualunque motivo, preferisci non allattare non devi sentirti meno brava o capace delle altre mamme.

L’importante è che tu possa prendere la decisione su come nutrire il tuo bambino in modo informato, in piena coscienza di rischi e benefici delle varie modalità di alimentazione.

Quasi tutte le mamme possono allattare al seno, ma se ti sembra di non produrre abbastanza latte, possono esserci una serie fattori facilmente controllabili, come ad esempio un attacco al seno inefficace, la frequenza delle poppate e la capacità del bambino di svuotare il seno ad ogni pasto.

In questi casi, basterà un po’ di pratica, pazienza e un adeguato supporto sia a casa che fuori per imparare ad allattare al meglio.

Per saperne di più leggi questo articolo: Allattamento al seno | UNICEF Italia

Il tuo latte al nido

Sei interessata a dare il tuo latte al tuo bambino anche quando è al nido?

L’inserimento del bambino al nido può essere vissuto dai genitori come il momento in cui interrompere l’allattamento al seno, visto che il piccolo passa le ore della pappa lontano dalla mamma.

Proprio nell’ottica di coinvolgere tutta la comunità nel sostegno all’allattamento però, oggi è  diventato possibile continuare ad alimentare il piccolo con il latte materno anche al nido, nell’ambito dell’iniziativa di OMS-UNICEF “Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento”.

Compilando questo modulo, potrai farne richiesta, specificando quando e con quale frequenza vuoi che venga somministrato il latte al tuo bambino.

 Se hai dubbi, puoi recarti  presso il punto nascita ospedaliero o presso le ASST,  dove potrai parlare con operatori esperti di allattamento che ti aiuteranno ad orientarti tra le varie metodologie di estrazione del latte (spremitura, tiralatte ecc), per permetterti di fare una scelta informata e adeguata ai tuoi bisogni.

Una volta al nido, operatori appositamente prepati si prenderanno cura di conservare il tuo latte a una temperatura adeguata e di darlo al piccolo rispettando rigide norme igieniche.

Per approfondire: Promozione allattamento materno nei nidi Infanzia_77ef3570-9b58-4be9-89f8-a1e7fc1fbad7.PDF (ats-milano.it)

 

 

 

 

 

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